Dagli anni '90, la presa in carico è progredita grazie all'interesse verso 3 aree specifiche1:
L’atrofia muscolare spinale è una malattia neuromuscolare, che generalmente richiede cure mediche multidisciplinari o, in alcuni casi, un approccio palliativo.1
Un approccio per gestire intensivamente i sintomi della malattia. Per i bambini affetti da SMA, l’intervento polmonare e nutrizionale può comportare il posizionamento precoce di un sondino per l’alimentazione, un supporto respiratorio intensivo (ad esempio una macchina per la tosse) e la tracheostomia
Un approccio che mira a migliorare la qualità della vita e alleviare stress e disagio. Per i bambini affetti da SMA, l’uso della ventilazione non invasiva può contribuire ad evitare l’ospedalizzazione e la necessità di effettuare una tracheostomia
Nel corso della malattia possono presentarsi diversi punti decisionali critici e l’approccio di cura può cambiare nel tempo.1
Mentre alcuni bambini ricevono cure multidisciplinari da parte di medici nella loro comunità, altri si affidano a centri per malattie neuromuscolari specializzati nella SMA. Sebbene l’atrofia muscolare spinale abbia una causa genetica singola, la sua presentazione, la progressione e le necessità possono variare ampiamente.7,8
Gli psicologi infantili possono fornire consulenza e orientamento su una vasta gamma di problemi psicologici e sociali, tra cui:
L’anestesiologia pediatrica è un altro aspetto importante nella cura dei bambini affetti da atrofia muscolare spinale, che possono essere sottoposti ad interventi chirurgici quali tracheostomia o stabilizzazione della colonna vertebrale. L’anestesista pediatrico gestisce la pianificazione delle cure prima, durante e dopo l’intervento chirurgico, oltre ad effettuare l’anestesia.
Un pediatra è un medico che è stato formato per diagnosticare e trattare una vasta gamma di malattie infantili, dai problemi di salute lievi alle malattie gravi.
I consulenti genetici possono fornire informazioni sulle conseguenze e il background genetico dell’atrofia muscolare spinale. Possono consigliare le famiglie sulla probabilità di sviluppare o trasmettere la malattia, suggerire test per portatori ai genitori e agli altri bambini della famiglia e le opzioni di pianificazione familiare e gestione disponibili.
Mentre un fisioterapista può migliorare la mobilità complessiva con l’ausilio di esercizi e dispositivi di assistenza, un terapista occupazionale aiuta le persone a migliorare la loro indipendenza in attività quotidiane specifiche come vestirsi, lavarsi o maneggiare utensili. Possono consigliare attrezzatura adattiva o il riadattamento dell’ambiente domestico, come ad esempio l’installazione di rampe o l’allargamento dei varchi di accesso.
Un infermiere specializzato può essere un importante caregiver di prima linea, dati i rischi respiratori della malattia, e opera a stretto contatto con i bambini e le famiglie in ospedale. Può fornire materiali didattici e contatti per gruppi di supporto, quali ad esempio Famiglie SMA, al fine di migliorare la comprensione della malattia.
Un team di cura multidisciplinare dedicata è il modello emergente presso questi centri
In alcuni centri, gli appuntamenti centralizzati (condivisi) consentono alle famiglie di effettuare le visite con tutti i medici necessari in un solo giorno e presso la stessa struttura
Questi centri offrono assistenza a tutta la famiglia, che possono includere consulenza genetica e istruzione
Questi centri possono fornire assistenza (ad esempio, parcheggio, pasti, alloggio) alle famiglie che devono spostarsi per raggiungere il centro
La Dr.ssa Marika Pane, Neuropsichiatra Infantile – Direttore Clinico area pediatrica del Centro clinico NEMO di Roma - parla degli standard di cura per la SMA.
Le persone nelle immagini sono pazienti reali e, insieme alle loro famiglie, hanno fornito il consenso all’utilizzo delle loro storie. Le fotografie sono solo a scopo illustrativo.
1. Wang CH, Finkel RS, Bertini ES, et al; and Participants of the International Conference on SMA Standard of Care. Consensus statement for standard of care in spinal muscular atrophy. J Child Neurol. 2007;22(8):1027-1049.
2. Coratti et al. Prevalence of Spinal Muscular Atrophy in the Era of Disease-Modifying Therapies: An Italian Nationwide Survey. Neurology. 2023;100(11):522-528. doi:10.1212/WNL.0000000000201654
3. Oskoui M, Levy G, Garland CJ, et al. The changing natural history of spinal muscular atrophy type 1. Neurology. 2007;69(20):1931-1936.
4. Chatwin M, Bush A, Simonds AK. Outcome of goal-directed non-invasive ventilation and mechanical insufflation/exsufflation in spinal muscular atrophy type I. Arch Dis Child. 2011;96:426-432.
5. World Health Organization. WHO definition of palliative care. http://www.who.int/cancer/palliative/definition/en/. Accessed April 25, 2016.
6. The World Federation of Right to Die Societies. Comfort and palliative care. Accessed April 25, 2016.
7. Darras BT, Royden Jones H Jr, Ryan MM, De Vivo DC, eds. Neuromuscular Disorders of Infancy, Childhood, and Adolescence: A Clinician’s Approach. 2nd ed. London, UK: Elsevier; 2015.
8. Markowitz JA, Singh P, Darras BT. Spinal muscular atrophy: a clinical and research update. Pediatr Neurol. 2012;46(1):1-12.
9. Spinal Muscular Atrophy Clinical Research Center. Physical/occupational therapy. http://columbiasma.org/pt-ot.html. Updated March 14, 2013. Accessed April 18, 2016.
10. Cures SMA. Tube feeding and SMA: recommendations and practices. Published June 20, 2015. Accessed April 25, 2016.
11. Mercuri E, Finkel RS et al. Diagnosis and management of spinal muscular atrophy: Part 1: Recommendations for diagnosis, rehabilitation, orthopedic and nutritional care. Neuromuscul Disord. 2018 Feb;28(2):103-115.
12. Finkel RS, Mercuri E et al. Diagnosis and management of spinal muscular atrophy: Part 2: Pulmonary and acute care; medications, supplements and immunizations; other organ systems; and ethics. Neuromuscul Disord. 2018 Mar;28(3):197-207.